L' accoglienza. Prima di tutto.

La nostra comunità accoglie persone con disabilità psicofisica e sensoriale, anche grave e gravissima, sia in residenze che in strutture diurne per assisterle, riabilitarle e sostenerle nella espressione delle abilità e autonomie possibili.

In tutte le nostre realtà si privilegia la relazione come centro del nostro operato: un tipo di relazione dove l'ascolto dell'altro assume una rilevanza fondamentale, la relazione intesa in tutte le sue forme (verbale - non verbale).Di primaria importanza è l'ascolto anche inteso come attenta osservazione dell'altro, che potrebbe avere difficoltà ad esprimersi, al fine di poter accogliere i suoi bisogni nella maniera più reale, anche quando questi non possono essere espressi verbalmente e offrire una risposta adeguata.

Da gennaio 2005 la Comunità Capodarco di Perugia è stata ufficialmente riconosciuta per ospitare fino a 40 persone con disabilità psico-fisica nei suoi centri socio-riabilitativi-educativi-diurni, inoltre ad oggi ospita 24 persone con disabilità nelle sue Residenze. Nel novembre 2008 la Comunità ha ottenuto l’accreditamento dalla Regione dell'Umbria per l'accoglienza delle persone con disabilità nei suoi centri socio-riabilitativi-educativi-diurni.

Come funziona

Il concetto di guaribilità è da noi sostituito con quello di curabilità, poichè la disabilità è anche e soprattutto una condizione di vita,una condizione esistenziale.Ecco perchè in questo caso per riabilitare una persona con disabilità bisogna necessariamente accompagnare la riabilitazione con la socializzazione e con l'educazione, sennò la riabilitazione rischia di essere arida e inefficace.Con questo concetto, si intende promuovere la capacità di esprimere i propri bisogni,potenziare le possibili autonomie personali e sociali e l'inserimento socio- occupazionale e l'auspicabile inserimento lavorativo.

La comunità gestisce in convenzione con la ASL 1 un centro socio-riabilitativo-educativo diurno per 40 persone, una comunità alloggio per 16 persone più 1 in emergenza,e una famiglia comunità "dopo di noi" per 8 persone più due in emergenza.In tutte queste realtà si intende il concetto di cura e di riabilitazione non solo come ripristino della funzione perduta, ma come compensazione,accompagnamento, contenimento dei processi di aggravamento e lo sviluppo delle potenzialità, al fine di poter vivere una vita più autonoma possibile con risposte e programmi personalizzati ed individualizzati.

Attività e destinatari

Le strutture della comunità sono principalmente rivolte a persone adulte con disabilità fisica, psichica e sensoriale che necessitano di opportunità aggiuntive alla vita familiare, per sperimentare nuovi modelli relazionali e ricevere sollecitazioni verso ulteriori forme di autonomia e verso lo sviluppo delle proprie potenzialità. La Comunità di Perugia ha inoltre iniziato una collaborazione con le istituzioni scolastiche, gli enti di formazione e con gli altri centri riabilitativi del territorio, indirizzata all’accoglienza nelle proprie strutture dei ragazzi “messi in prova” dal Tribunale per i Minori.